Parole d’ordine: natura sì, ma con stile. Sulle passerelle autunno inverno 2023/24 la sostenibilità ha contagiato non solo abiti, tessuti e materiali, ma anche capelli e acconciature.
Le modelle hanno sfilato con capigliature dai colori organici, dalle sfumature delicate, che richiamavano esplicitamente i colori caldi della terra: il rame, il biondo dorato, il rosso ferroso.
Il tutto vissuto con un certo piglio, grazie a nuovi tagli di capelli, che hanno stile da vendere.
Sono loro i protagonisti che si stanno facendo strada tra i trend della stagione fredda. Qualche esempio? Il long bob, la versione più lunga del taglio ‘tormentone’ del 2023, o il butterfly bob, con ciuffi più corti sulla fronte al posto del solito taglio pari.
Non mancano le assolute novità, con i consueti neologismi da imparare a utilizzare con disinvoltura.
Il più importante è lo smullet. Questo taglio si profila come un mix a metà strada tra il mullet, altro must have del 2023, di cui replica i volumi importanti sulla parte alta e posteriore della testa, e lo shag, dalle lunghezze irregolari e scalate.
Insomma, lo smullet altro non sarebbe che un mullet più morbido e scalato, capace di mantiene i volumi sulla nuca, ma stemperandoli gradualmente sulle lunghezze.
E allora vediamo profilarsi un tratto comune, ovvero la tendenza di fondo: la morbidezza. Per esempio, la troviamo nel butterfly bob, che, grazie ai ciuffi sulla fronte, mitiga la durezza geometrica del classico bob, e anche nello smullet, che rende più soffici i volumi del taglio principe degli anni 80.
Guarda caso ‘morbidezza’ è anche una delle parole chiave dello styling dell’autunno inverno 2023/24: il look lisci appaiono sorpassati. A farsi strada sono il frisé, le ondulazioni vivaci, i ricci anni 80, realizzati in salone con la permanente, e perfino i volumi afro più densi. Tutti all’insegna del soft style.
C’è un grande desiderio di cambiamento nell’aria, che non ha risparmiato le passerelle di stagione, di solito restie a riproporre qualcosa che già è in atto e appare ormai scontato.
Non si tratta solo del consolidarsi di un’autentica sensibilità ambientale, che ci porterà a look e stili più naturali anche sul fronte dell’acconciatura. No, stiamo vivendo qualcosa di più profondo: un rinnovato desiderio di morbidezza nei tagli, nei colori, nello stile, nelle nostre vite. Meno spigoli, più tenerezza.